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Vintage Muay Thai


Vintage: denota qualcosa del passato di alta qualità, in particolare qualcosa che rappresenta il meglio del suo genere. Vintage è una parola che può avere diversi significati. La sua definizione principale è “di antico, riconosciuto e duraturo interesse, importanza o qualità”. Di solito è associato alla qualità dell’invecchiamento, della persistenza o del miglioramento nel tempo.

La Muay Thai è un’arte marziale con una lunga tradizione, che risale a centinaia di anni fa. Le origini e la storia primordiale di questa arte sono sconosciute; tuttavia, i ricercatori risalgono ai periodi di sviluppo della Muay dal XIII° secolo in poi. La classificazione tradizionale della storia del Siam (che diventerà Thailandia nel 1949) si basa su cinque epoche, ognuna delle quali è identificata dalla capitale eletta in quel momento. Secondo questa classificazione esistevano un’era preistorica o pre-Sukhothai, un’era Sukhothai, un’era Ayutthaya, un’era Thonburi e un’era Rattanakosin; quest’ultima è comunemente divisa in 3 epoche (antico, medio e tardo Rattanakosin). La Muay Thai ha attraversato molte trasformazioni nel corso dei secoli passando da tecnica puramente da campo di battaglia a sport ben regolato. Lo sport da combattimento molto apprezzato che conosciamo oggi è il risultato della mescolanza dell’antica Muay con la Boxe occidentale: questo mix è stato creato nel corso di pochi decenni, durante l’era Rattanakosin media e tarda, che corrisponde all’incirca agli anni che vanno dal 1909 al 1970. Convenzionalmente , questo periodo va dall’epoca del re Rama VI all’inizio del regno di Re Rama IX. Secondo molti studiosi, un’espressione “vintage” della Muay Thai corrisponde a questo specifico arco di tempo. Vediamo perché.

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Durante il regno di Rama VI (re Mongkut) (1909-1924), la Muay subì una prima grande trasformazione che portò al futuro sviluppo di quest’Arte. In effetti, il primo stadio di boxe permanente (Sanam Muay Suan Kularb) fu eretto nel 1921 e gli incontri di boxe cominciarono ad essere organizzati con regolarità. I pugili usavano ancora avvolgere le mani con corde di cotone grezzo, combattendo con le vecchie regole del Muay Kard Chiek. In questo periodo iniziarono ad essere utilizzati i guantoni da Boxe occidentale e le regole e le normative lentamente diventarono più stringenti, al fine di definire un nuovo approccio al combattimento, meno brutale ed estremamente spettacolare. L’introduzione del pugilato occidentale non fu inizialmente benvenuta: tuttavia, allenatori e combattenti accettarono il nuovo “compagno” e assorbirono poco a poco gli elementi che potevano migliorare la loro tecnica e metodologia di allenamento. Ogni campo strutturò le sessioni di allenamento secondo un approccio più moderno: vennero sviluppati adeguati programmi di dieta e fitness funzionale e le attrezzature di allenamento prese in prestito dalla boxe occidentale iniziarono ad essere impiegate da tutti gli insegnanti.

Nel periodo di Rama VII (re Prachathipok) (dal 1924 al 1933), furono creati altri due stadi: Sanam Muay Lak Muang e Sanam Muay Ta Chang. In quegli anni numerosi libri di testo furono scritti da eminenti insegnanti dell’epoca, delineando un’arte marziale in piena evoluzione: questo processo non si è più fermato ed è ancora attivo al giorno d’oggi. Secondo molti esperti questa capacità evolutiva rappresenta la vera forza della Muay Thai. Nel 1929 fu dichiarato obbligatorio l’uso dei guantoni da boxe: la morte di un pugile causata dai colpi alla testa che aveva subito nel corso di un combattimento di Kard Chiek portò alla decisione finale di vietare l’uso dei bendaggi con corde. Da allora, l’antico stile di bendaggio delle mani ha iniziato a scomparire lentamente fino a diventare una parte dell’abbigliamento utilizzato nelle esibizioni di Muay.

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Rama VIII (re Anandha Mahidol) (1933-1945). Prima della seconda guerra mondiale, la Muay Thai ha attraversato per molti anni una fase di tranquillità. La fondazione dello stadio Rajadamnern di Bangkok è stata ordinata dall’ex primo ministro Pibulsongkram. La società italiana “Imprese Italiane all’Estero” ha vinto il contratto per la costruzione dello stadio nel 1941. La prima pietra è stata posata il 1° Marzo (lo stadio definitivo completamente attrezzato è stato terminato nel 1951). Più tardi, alla fine del 1944, iniziò un tentativo di rilanciare lo sport nazionale thailandese e dopo la fine della guerra, nell’agosto del 1945, il rilancio era in pieno svolgimento. Il Rajadamnern Stadium è stato ulteriormente rinnovato: entro la fine di quell’anno si ricominciarono a disputare incontri di boxe. Questo potrebbe essere considerato il vero punto di partenza dell’era moderna della Muay Thai.
Quegli anni hanno visto la grande trasformazione di una disciplina di combattimento ancestrale che si è evoluta in uno sport moderno. Ma cosa è successo ai vecchi stili di Muay che si sono evoluti autonomamente in ogni regione della Thailandia e hanno fatto la storia di quest’arte prima che la modernità la cambiasse? I quattro principali stili regionali sono Muay Lopburi (Thailandia centrale), Muay Korat (Thailandia nord-orientale), Muay Chaiya (Thailandia meridionale) e Muay Ta Sao (Thailandia settentrionale). I ricercatori concordano sul fatto che durante i periodi da Rama VI a Rama VIII tutti questi stili locali hanno subito una trasformazione sistematica che mirava ad adattare le vecchie tecniche marziali e strategie di combattimento alla nuova situazione.

In effetti questi anni sono etichettati come periodo dello “sviluppo” o del “cambiamento” dai seguaci degli stili tradizionali: la Muay Thai da Boran divenne Moderna. I thailandesi sono molto pragmatici: quando i bisogni cambiano, gli strumenti devono cambiare di conseguenza. Per questo motivo, tutti i principali stili regionali hanno adattato le loro tecniche alla nuova necessità di competere con regole e regolamenti che non avevano mai usato prima. Il risultato fu che molte delle tecniche che avevano reso famosi i praticanti di Muay nel corso dei secoli, iniziarono lentamente ad essere abbandonate perché considerate obsolete. Per vincere i combattimenti seguendo le nuove regole, i praticanti di stili antichi dovevano concentrarsi su poche azioni efficaci che garantivano i migliori risultati.
Il famoso stile di combattimento Pla Kat iniziò ad essere abbandonato: i Pla Kat o pesci da combattimento attaccano e si ritirano velocemente più volte fino a quando l’avversario non viene sconfitto. Prima dell’introduzione dei guantoni da boxe, molti Nak Muay Kard Chiek (combattenti) utilizzavano la stessa strategia per colpire e tornare rapidamente in una posizione sicura, evitando così con un veloce gioco di gambe un possibile contrattacco. Nel corso degli anni, il “nuovo” approccio tendeva a un gioco di gambe più solido che consentiva di scagliare attacchi carichi di maggiore potenza.

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Questo atteggiamento era simile a quello usato dai combattenti della provincia di Nakhon Ratchasima (Korat): in realtà, quel periodo ha visto una lunga serie di prestazioni vincenti da parte dei pugili di Muay Korat, poiché il loro stile era già adatto a recepire le nuove regole. Uno dei marchi della moderna Muay Thai, il famoso Tae Wiang (calcio circolare) è stato preso in prestito dai pugili Korat; in breve tempo si è rivelata una delle tecniche di calcio più efficaci che potevano essere utilizzate nelle competizioni moderne e la maggior parte dei combattenti e degli insegnanti l’ha adottato. Le tecniche di pugno provenienti dal pugilato occidentale erano di gran lunga le migliori quando si combatteva con i guantoni da boxe. I combattenti thailandesi tendevano a fare affidamento sugli arti inferiori (ginocchia e parte inferiore della gamba) e sui colpi di gomito per attaccare: dall’introduzione dei voluminosi guantoni da boxe si sono visti costretti a ristrutturare il loro stile e hanno dovuto “imparare” a usare la nuova attrezzatura. Senza presunzione, hanno studiato e alla fine hanno imparato il nuovo modo di utilizzo del pugno guantato senza dimenticare alcuni dei colpi di mano della vecchia scuola come il pugno del pescatore, il colpo a mano aperta e il colpo col dorso del pugno . Il cosiddetto pugno del pescatore era in realtà un pugno a martello che i combattenti usavano per attaccare le clavicole e la sommità della testa. Il colpo col palmo o tallone della mano era una tecnica usuale sia nei combattimenti di Kard Chiek che nelle tecniche corpo a corpo militari. Il dorso della mano veniva utilizzato per scagliare larghe sventole orizzontali o corti colpi dall’alto verso il basso: i primi miravano al lato della testa mentre il secondo tipo veniva impiegato per attaccare la radice del naso da una distanza ravvicinata. Attingendo alla loro vasta esperienza, in pochi anni i migliori insegnanti thailandesi riuscirono a codificare una superba nuova arte di combattimento che combinava il meglio dei due mondi: l’antica Arte dei guerrieri siamesi e la moderna Scienza degli atleti occidentali. La Thai Boxing stava iniziando il suo lungo viaggio verso la vetta del mondo degli sport da combattimento.
Anche se la Thai Boxing è un meraviglioso ibrido che ha trovato il suo posto tra gli sport più spettacolari, non si può negare che durante gli anni del grande cambiamento da Muay Kard Chiek a Thai Boxing, per un breve periodo di tempo, i combattenti hanno mostrato il meglio di due mondi: quello antico (ancora legato all’antica Muay Boran) e quello moderno (prodotto dal mix di boxe occidentale e Muay tradizionale). Per i professionisti moderni e soprattutto per tutti i Khru Muay lo studio dei sistemi di allenamento, delle strategie di combattimento e delle tecniche speciali dei grandi combattenti tailandesi di quel tempo ha il massimo valore. Il Vintage Muay Thai rappresenta un prezioso patrimonio tecnico da non perdere, indipendentemente dalla direzione che prenderà la Thai Boxing nel suo sviluppo futuro.