Le posizioni di combattimento tradizionali della Muay Thai: la colonna portante dell’Arte
La posizione di combattimento o Jot Muay è il fondamento di tutte le tecniche di Muay Thai; da una buona posizione nascono solide basi per sviluppare abilità di combattimento di alto livello. Al giorno d’oggi, con lo sviluppo dello sport della boxe thailandese, le molte varianti della posizione di combattimento della Muay che sono state adottate in epoche precedenti, sono state abbandonate. La maggior parte degli istruttori insegna una versione modificata della guardia di boxe occidentale che è diventata lo standard universalmente accettato. Tuttavia, nei tempi antichi, quando la Muay veniva praticata secondo regole e regolamenti molto diversi, ogni campo di addestramento aveva un peculiare sistema per insegnare ai pugili a proteggersi grazie a una posizione di guardia adeguata, secondo la regione di origine del campo (Nord, Nord Est, parte Meridionale o Centrale della Thailandia).
Una posizione guardia consiste in specifici posizionamenti dei piedi e in specifiche posture assunte delle braccia. L’obiettivo finale delle posizioni di combattimento è quello di fornire le migliori condizioni per eseguire le seguenti azioni di combattimento:
a. Un gioco di gambe efficiente
b. Una protezione totale del corpo
c. Attacchi poderosi
Un valido Khru Muay (insegnante di Muay Thai) dovrebbe sapere come le diverse posizioni o guardie di braccia possono essere impiegate in varie situazioni di combattimento e come possono essere usate per attaccare e difendersi. I concetti generali collegati a una corretta postura di combattimento in tutti gli stili antichi sono la posizione dei piedi del combattente sul terreno e il muro di difesa creato davanti a lui dalle sue braccia (e gambe).
1. Posizione dei piedi.
La posizione dei piedi del pugile è la base su cui è costruito l’intero sistema di combattimento siamese: secondo un’antica tradizione, si ritiene generalmente che il pugile si troverà in uno dei seguenti 3 modi nelle situazioni di combattimento. In base alla posizione dei piedi a terra, si può stare in una posizione di supporto a 1 punto (Yeun Neung Khum), una posizione di supporto a 2 punti (Yeun Song Khum o posizione quadrata) o una posizione di supporto a 3 punti (Yeun Saam Khum). Quest’ultima è comunemente chiamata “la posizione a triangolo”, poiché i piedi sono posizionati sui vertici di un triangolo immaginario disegnato sul terreno.
Passando dalla prima alla terza situazione, la stabilità e la capacità del combattente di reagire agli stimoli esterni vengono gradualmente aumentate. La posizione a triangolo rappresenta il pilastro attorno al quale è modellato l’intero “standard tecnico” dell’Arte; infatti, si dice che questa sia la madre di tutte le tecniche tradizionali della Muay e il suo apprendimento costituisce il vero fondamento di una autentica comprensione del sistema di combattimento originale siamese.
In un combattimento, i piedi dovrebbero essere alla larghezza delle spalle, con il tallone posteriore tenuto leggermente sollevato da terra. Le ginocchia leggermente piegate, pronte a spingere in avanti o all’indietro, a destra o a sinistra. Il ginocchio avanzato e quello arretrato vengono sollevati alternativamente per creare una muro destinato a proteggere l’inguine e le gambe da calci e colpi al ginocchio (vedi foto di apertura di questo articolo).
2. Posizione delle braccia.
Nella Muay, il corpo di un combattente è visto come un insieme di diversi triangoli, i cui vertici appuntiti possono essere trasformati in armi naturali che possono essere utilizzate per attaccare o difendersi, causando danni al corpo del nemico. Una corretta posizione di guardia consente al combattente di impiegare queste armi naturali in modo rapido ed efficiente, con una minima perdita di energia. Come regola generale, in una corretta posizione di combattimento il mento deve essere tenuto basso, coprendo la gola. I gomiti devono essere tenuti vicino ai lati del corpo e le mani sul davanti. Questa regola generale si applica alla fase a lungo raggio di qualsiasi combattimento: più corta è la distanza, più radicato e stabile dovrebbe diventare il combattente. In effetti, rispetto alle fasi di scontro alla distanza lunga in cui la mobilità è la chiave, a distanza ravvicinata l’attributo principale di un buon lottatore è la stabilità. Per rimanere in piedi e attaccare con prese e colpi a distanza ravvicinata, devi avere il controllo totale del tuo baricentro in ogni momento. Tieni i piedi divaricati, le ginocchia flesse e la parte superiore del corpo leggermente arcuata in avanti. Inoltre, mantieni il petto in linea con le ginocchia, poiché ciò ti aiuta a rimanere ben radicato.
Posizioni di combattimento tradizionali.
Posizione Muay Chaiya.Secondo il Gran Maestro Khet Sriyaphai la posizione di combattimento deve essere compatta ed efficiente per raggiungere la vittoria. La Jot Muay Chaiya può essere paragonata al frutto durian: ogni volta che provi a toccarlo ti fai male a causa delle spine che proteggono il suo guscio. Questa postura è strutturata per garantire la massima protezione: il corpo di un combattente è diviso in due metà e nelle aree mediana, superiore e inferiore. I quadranti risultanti (in alto a sinistra, in alto a destra, in mezzo a sinistra, in mezzo a destra, in basso a sinistra, in basso a destra) aiutano a definire l’arma del corpo corretta da usare contro tutti i possibili attacchi. I quadranti superiori e medi sono protetti dalle braccia mentre i quadranti inferiori sono protetti dalle gambe: questa è la regola generale quando questa posizione viene impiegata. Nessun movimento non necessario viene utilizzato per proteggere un quadrante quando viene attaccato: ogni manovra difensiva segue il percorso più breve per coprire l’area in pericolo. L’economia di movimento è garantita e di conseguenza le difese sono rapide ed efficienti. (immagine 1)
Posizione Muay Korat. Nel Muay Korat, la Lub Jod è strutturata per mettere un combattente in condizione di attaccare in modo rapido ed efficiente. I pugili di Muay Korat hanno basato il loro successo nel combattimento su movimenti aggressivi in avanti ed colpi estremamente potenti di mani e gambe. Per fare ciò, una posizione di combattimento Muay Korat doveva essere “orientata all’offesa”, a partire dalla posizione dei piedi. Il peso deve poggiare sulla gamba anteriore e la gamba posteriore deve toccare terra solo con l’avampiede: le ginocchia sono leggermente piegate e non divaricate in modo da consentire un rapido gioco di gambe (offensivo). Entrambi i pugni sono mantenuti all’incirca all’altezza del petto con il braccio anteriore quasi teso: di conseguenza la guardia non è mai troppo lontana dall’avversario e i potenziali attacchi si imbatteranno necessariamente nell’ostacolo rappresentato dal braccio anteriore del pugile. Questo fungerà da cuneo permettendo manovre difensive aggressive e spesso aprendo la strada a contrattacchi devastanti.(immagine 2)
Posizione Muay Lopburi. Le Jot Muay Lopburi sono varie e diversificate. La postura fondamentale è caratterizzata da una peculiare posizione delle mani. I pugni sono ruotati col palmo verso l’alto e le braccia sono piegate al gomito: entrambe le braccia sono tenute relativamente basse, rispetto allo stile Korat e Chaiya. Questa posizione è molto simile alla guardia occidentale dei pugili a mani nude utilizzata prima dell’introduzione dei guantoni da boxe. Questa postura consente movimenti rapidi delle mani ed è studiata per scagliare nel modo migliore l’attacco di mano preferito dei pugili Lopburi, il pugno montante. La distanza tra il piede destro e sinistro deve essere sufficiente per garantire un gioco di gambe rapido e un buon equilibrio in movimento: il piede posteriore è piatto sul terreno quando ci si difende e si alza sulla mezza punta quando ci si muove o si attacca.(immagine 3)
Posizione Muay Pranakorn (campo di Sorn Kwai). La Jot Muay Pranakorn (stile di Bangkok) combina alcune delle caratteristiche dei tre principali stili regionali precedentemente analizzati. In questa posizione la distanza tra il piede anteriore e posteriore è maggiore rispetto alle posizioni precedenti. Il piede anteriore punta dritto in avanti e il piede posteriore è tenuto quasi perpendicolare al piede anteriore. Il braccio anteriore è allungato, il gomito è leggermente piegato. Il braccio posteriore è piegato al gomito e tenuto vicino alla parte superiore del corpo per proteggere le aree vitali del busto. Da questa posizione è possibile scagliare attacchi potenti di mani e gambe, anche se la maggior parte dei colpi deve essere eseguita con il lato arretrato del corpo per essere sufficientemente veloce.(immagine 4)
Posizione Muay Chaisawat. Il professor Chaisawat ha strutturato la posizione di combattimento del suo stile tenendo a mente la massima efficienza difensiva e offensiva. Dalla sua posizione, un combattente può spostarsi rapidamente dalla linea di attacco dell’avversario e allo stesso tempo può facilmente reagire con colpi di braccia o gambe. La potenza non è l’unica preoccupazione di un pugile che impiega questa posizione: molteplici manovre come il paso laterale, le schivate, le deviazioni e i contrattacchi simultanei possono essere eseguite con facilità e senza mai perdere l’equilibrio.(immagine 5)