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Muay Chaisawat per l’autodifesa.
Tre tecniche che ogni artista marziale dovrebbe conoscere.


Di Marco De Cesaris
Traduzione in lingua Thailandese a cura del Gran Maestro Chaisawat Tienviboon

Il Muay Thai Chaisawat è un rinomato sistema di combattimento moderno-tradizionale che sta ottenendo sempre più riconoscimenti tra gli appassionati di arti marziali thailandesi. Alcune delle caratteristiche più distintive di questo stile di Muay sono il suo approccio evasivo agli attacchi frontali e il suo sistema di contrattacco basato sulla fusione con l’attacco per reagire con velocità e precisione.

Muay -Thai -Chaisawat- logo

Questo è sicuramente vero: tuttavia, l’Arte di combattimento creata dal Gran Maestro thailandese Chaisawat Tienviboon è eclettica e include approcci al combattimento che possono anche essere considerati estremamente duri. Infatti, una grande branca delle strategie di difesa e di contrattacco di questo stile è incentrata sull'”entrare nel nido dell’avversario” o Paksa Waeg Rang nel gergo della Muay Thai. Infatti, i contrattacchi (Look Mai Rab) possono essere classificati secondo più sistemi coerenti, ovvero l’arma del corpo usata dall’avversario per attaccare, l’arma del corpo usata dal difensore per contrattaccare. Un altro sistema si basa sui due principali approcci difensivi della Muay, ovvero:

A) uscire dalla linea di attacco (Salab Fan Pla)
B) entrare nella linea di attacco (Paksa Waeg Rang).

Mentre il primo è evasivo per sua natura e garantisce che il difensore sia in una posizione sicura in relazione a possibili attacchi multipli, il secondo approccio è per definizione più aggressivo e in qualche modo rischioso per il difensore. Tuttavia, la strategia difensiva del Paksa Waeg Rang garantisce un accesso diretto alla linea centrale dell’attaccante e di conseguenza alla maggior parte dei suoi punti vitali. In una situazione di autodifesa, quando il difensore viene colto di sorpresa su una superficie irregolare e uscire dall’attacco può risultare difficile, diventare l’aggressore è forse l’unica possibilità di sopravvivere.
Il programma tecnico del Muay Chaisawat include gli strumenti tecnici per preparare i suoi praticanti a questa sfortunata situazione. Le Look Mai Rab (strategie di contrattacco) appartenenti al gruppo “Paksa Waeg Rang” sono tra le migliori opzioni per uno studio serio delle situazioni di autodifesa più comuni. A mio parere, tre Look Mai Muay Chaisawat sono un must per tutti gli appassionati di arti marziali thailandesi che sono seriamente interessati ai combattimenti reale. Queste tecniche si adattano perfettamente a qualsiasi sistema di autodifesa basato sulla realtà del confronto violento per i seguenti motivi cruciali.

1. Tutti sono facili da applicare in situazioni di emergenza perché non richiedono particolari attributi atletici (forza, flessibilità).
2. Tutti si basano su un colpo come prima linea di difesa ma possono comunque essere facilmente combinati con proiezioni o con serie di colpi.
3. Tutti possono essere eseguiti su ogni tipo di superficie (asfalto, erba e così via), indossando ogni tipo di abbigliamento, con le scarpe o a piedi nudi.
4. Inoltre, i colpi utilizzati come contrattacchi primari vengono eseguiti con parti del corpo naturalmente forti che non richiedono un particolare condizionamento per essere efficaci.

Analizziamo in dettaglio queste tre strategie di combattimento.

1.Khun Yak Pa Nang

Khun -Yak- Pa -Nang- 1

Khun -Yak- Pa -Nang- 2

Khun- Yak -Pa- Nang -3

• Arma naturale: palmo della mano
• Strategia: difesa contro pugni e/o prese
• Obiettivo: proiettare l’avversario

Questa tecnica di proiezione è ben nota a tutti seri i praticanti di Muay Boran. Nel Muay Chaisawat questa tecnica viene eseguita stordendo prima l’avversario con un colpo montante col tallone della mano (noto anche come Chin Jab nei sistemi militari di combattimento corpo a corpo). Questo colpo di mano può sviluppare molta potenza e impiega una parte della mano anatomicamente molto resistente: l’allineamento osseo è fondamentale così come i tempi dell’esecuzione (vedi foto). Quando l’avversario avanza in modo aggressivo e colpisce (o tenta di afferrare il collo), non perdere tempo e scivola in avanti parando il suo attacco dall’interno, fermando il suo slancio in avanti. Il simultaneo colpo col palmo della mano al mento spingerà la sua testa in alto e all’indietro, rompendo così il suo equilibrio all’indietro e possibilmente danneggiando le sue vertebre cervicali. Continua a spingere e a spostarti in avanti e, se puoi, aggancia la sua gamba posteriore con la tua gamba posteriore (gamba destra con gamba destra) in modo da rompere completamente il suo equilibrio. Il conseguente atterramento all’indietro sarà molto duro: l’avversario potrebbe sbattere la nuca a terra con possibili gravi conseguenze.

2. Mai Rab Dui Hat Ta Kan

Mai- Rab -Dui -Hat- Ta- Kan

• Arma naturale: mano a spada
• Strategia: difesa contro pugni, calci, prese
• Obiettivo: attaccare i punti vitali della testa e del collo.

Il lato esterno della mano aperta è anche noto come mano a spada. Nelle arti marziali tradizionali thailandesi viene utilizzato per attaccare e difendersi in modo simile a quello che si fa con una vera lama di spada. La piccola superficie di quest’arma e la sua naturale resistenza la rendono una scelta perfetta per le situazioni di autodifesa. Quando viene utilizzata per attaccare la testa o il tronco dell’avversario, ci sono due possibili applicazioni del colpo con la mano a spada:

• Tipo 1: colpire dall’interno verso l’esterno.

hat- ta- kan

In questa versione, il colpo è simile a un pugno circolare all’indietro (mahd wiang glab): entrano in gioco i potenti muscoli della schiena e l’esecutore mantiene una posizione ben protetta nella preparazione dell’attacco e nella manovra di attacco vera e propria. Questa è dunque la scelta preferita.

• Tipo 2: colpire dall’esterno verso l’interno.
La dinamica di questo tipo di colpo è simile a un pugno circolare (mahd wiang): può essere potente ma, se applicato nel “cerchio interno” (come nel caso della strategia Paksa Waeg Rang) espone a una serie di possibili contrattacchi .

Se eseguito correttamente, l’attacco con la mano a spada è uno dei colpi più duri che un artista marziale possa lanciare. Quando questo colpo viene utilizzato per contrastare un pugno, viene spesso eseguito in connessione con una presa al polso o al braccio che blocca l’arto dell’avversario e gli impedisce di spostarsi fuori portata. Se il colpo raggiunge la gola, il lato o la parte posteriore del collo, può portare a conseguenze fatali.

3. Thup Mak

Thup- Mak

• Arma naturale: nocche o lato del pugno chiuso
• Strategia: difesa contro pugni, calci, prese
• Obiettivo: attaccare l’inguine

Colpire l’inguine è una delle tattiche preferite in tutti i sistemi di autodifesa: le ginocchia e i piedi sono comunemente usati per questo compito ed il Muay Chaisawat ha più di una speciale Mai Muay (tecnica di Muay) applicabile in quello scenario. Tuttavia, nel caso di condizioni sfavorevoli come una superficie scivolosa, un pugno basso può essere più adatto di un attacco di gamba per svolgere quel compito. Il Muay Chaisawat ha uno strumento specifico che si adatta perfettamente a quel tipo di situazioni: il colpo di pugno basso all’inguine o Thup Mak è la risposta.

Ci sono due versioni base di questo pugno basso:

• Tipo 1: pugno circolare verso l’alto che colpisce con le nocche.
In questa versione della tecnica, il colpo è un lungo montante eseguito con una potente oscillazione verso l’alto del braccio supportato da una solida posizione con le gambe piegate che garantisce una stabilità ottimale nell’esecuzione del pugno. Le nocche sono la superficie di impatto sul bersaglio.

• Tipo 2: pugno all’indietro che colpisce con il lato o la parte posteriore della mano serrata.

thup -mak -(2)

In alternativa, la stessa tecnica può essere eseguita con una oscillazione all’indietro verso l’alto che utilizza il lato del pugno chiuso o il dorso della mano come zona di impatto. In questa versione i muscoli della schiena giocano un ruolo fondamentale nel dare potenza al pugno: secondo me questa è la scelta migliore per applicare questa tecnica nella maggior parte degli scenari di difesa personale.

Quando l’avversario attacca con un pugno alla testa, una presa alla gola o un calcio, non perdere tempo e, abbassando il tuo baricentro per essere meglio radicato, entra nella linea centrale dell’avversario impiegando una potente spinta verso l’alto per far oscillare il tuo braccio rilassato verso l’inguine dell’avversario . Se il pugno raggiunge con precisione i genitali dell’avversario, questi sarà stordito e costretto a piegarsi, esponendo così la testa a ulteriori contrattacchi con i gomiti e le ginocchia.

Muay Thai Chaisawat: # Muay intelligente per persone intelligenti

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