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Gli stili di Muay Boran. Parte 1

Di Marco De Cesaris
Muay Thai, la scienza dell’uso razionale delle 9 principali armi naturali: due mani, due gomiti, due gambe (tibie e piedi) e la testa. Un praticante di Muay Thai, grazie ad anni di condizionamento fisico può trasformare il suo corpo in una vera e propria arma. È in grado di utilizzare le parti dure del suo corpo sia in attacco che in difesa, usandole come spade, asce, lance, pietre e scudi.
In realtà, anche se questa è l’immagine tipica di un Nak Muay (Thai Boxer) conosciuta in tutto il mondo, nell’antica tradizione siamese coesistevano due stili distinti che enfatizzavano due sistemi per raggiungere lo stesso obiettivo: l’assoluta efficienza nel combattimento a mani nude.

Il primo approccio è chiamato Muay Lak che, con terminologia cara agli studiosi di Arti Marziali cinesi, può essere definito lo stile “duro”. Lak in questo caso significa radicato: infatti un pugile di Muay Lak fa affidamento su una solida posizione di guardia per caricare i suoi colpi con grande potenza, mirando ad annientare l’avversario grazie ad un uso devastante di pugni, calci, ginocchiate e gomitate. Lo stile regionale chiamato Muay Korat è un tipico esempio di questo approccio tecnico. Diversi elementi di questo stile sono considerati la base della moderna Boxe Thailandese professionistica praticata in Thailandia e nel resto del mondo.

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Tuttavia, la Muay Thai Boran non è rappresentata solo dagli stili duri. Infatti, nel combattimento siamese a mani nude, anche un approccio morbido è considerato molto efficace. Questo stile di combattimento è comunemente noto come Muay Kiao. Uno stilista di Muay Kiao fa affidamento su un gioco di gambe rapido e una difesa serrata per assorbire e controllare l’attacco dell’avversario, avvolgendo gli attacchi per annullare il pericolo. Schivate precise, parate o blocchi sono seguiti da contrattacchi esplosivi mirati ai punti vitali dell’avversario.
Il rappresentante più famoso di questo approccio stilistico è senza dubbio il Muay Chaiya, lo stile regionale reso famoso negli anni ’70 dal Gran Maestro Keat Sriyabhaya.

Tuttavia, un vero esperto di Muay Boran non dovrebbe trascurare lo studio approfondito di entrambe le abilità poiché esse sono complementari come il giorno e la notte, lo Yin e lo Yang. Una mancanza di comprensione di uno dei due creerebbe gravi lacune nel background tecnico di un Nak Muay. Dal Muay Lak si dovrebbe acquisire la potenza devastante degli attacchi con gambe e braccia e le dure routine di allenamento ideate per rendere tibie, ginocchia e braccia duri come il ferro. Dal Muay Kiao si dovrebbe imparare l’abilità necessaria per evitare la potenza offensiva dell’avversario “diventando tutt’uno” con l’attacco e contrattaccando con reazioni veloci, feroci e imprevedibili.

Diamo uno sguardo più da vicino alle caratteristiche principali dei due approcci (radicato e flessibile). Diversi stili possono essere elencati in queste due grandi categorie: stili regionali (Muay Korat, Muay Chaiya, Muay Lopburi, Muay Uttaradit), stili tematici (Muay Wanorn, Muay Lert Rit), stili moderno-tradizionali (Combat Muay Boran, Muay Chaisawat) e così via. In primo luogo concentreremo la nostra analisi su due degli stili regionali più rinomati: l’Arte Marziale del Nord Est (Muay Korat) e lo Stile del Sud (Muay Chaiya).

Lo stile Muay Korat

I. Origini geografiche.

Nakhon Ratchasima, spesso abbreviata in Korat o Khorat, è una delle province del Nord Est della Thailandia o Isarn. La capitale, Nakhon Ratchasima, si trova nel distretto di Mueang Nakhon Ratchasima. Questa vasta provincia occupa gran parte delle pianure nord-orientali del paese e si trova a 259 km da Bangkok. Copre un’area di circa 20.000 km quadrati, che la rende la provincia più grande della Thailandia. È ricca di cultura Khmer e ha una lunga storia. L’area intorno a Korat era già un importante centro durante l’Impero Khmer nell’XI secolo, come testimoniano le rovine del Tempio Phimai, ora un parco storico. Nakhon Ratchasima, una città fortificata, fu costruita nel XVII secolo per ordine del Re Narai di Ayutthaya.

Era il “posto di comando” più orientale per presidiare i confini del Regno e vigilare sui suoi vassalli, i Regni del Laos e della Cambogia.

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II. Storia.

Il primo patriarca del Muay Korat fu Phra Hensamahan, il governatore della provincia di Korat. Nel 1909 uno dei suoi studenti Daeng Thaiprasaert combatté coraggiosamente davanti al re Rama V alla cerimonia funebre del principe Urupongrat Sompot e per questo venne insignito del titolo di Muen Cha-ngat Choeng Chok (Cavaliere delle eccellenti tattiche di combattimento).

Phra Hensamahan è stato uno grande erudito, autore di libri di testo sulla Muay. Egli ha strutturato questo stile nella forma più articolata e coerente che pratichiamo ancora oggi. Ha strutturato le abilità del Muay Korat basandole sui cosiddetti 47 Portali:
• 10 sistemi base per l’uso delle principali armi naturali
• 5 strategie di combattimento fondamentali
• 11 sistemi per risolvere i problemi che comunemente si affrontano in un combattimento
• 21 antiche abilità di combattimento
Ancora oggi utilizziamo la stessa solida struttura tecnica per praticare ed insegnare questo stile.

Tuttavia, le origini del Muay Korat sono molto più antiche di quelle dell’epoca di Phra Hensamahan e possono essere fatte risalire alle tradizioni marziali ancestrali del sud-est asiatico. Si dice infatti che l’origine del suo stile possa essere trovata nelle abilità marziali sviluppate nell’antica Cambogia durante la dominazione Khmer. Secondo alcune teorie le origini del Muay Korat potrebbero trovarsi nelle ancestrali Arti Marziali di Angkor Wat, l’antica capitale dell’Impero Khmer la cui cultura influenzò fortemente gli abitanti della zona di Nakhon Ratchasima.

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Lo sviluppo di questo stile è avvenuto in quattro periodi:
1. Periodo iniziale (Rama I – Rama IV). In questo periodo il Muay Korat veniva utilizzato per addestrare i soldati al combattimento corpo a corpo: nell’Era di Rama III (Re Nangklao) un gruppo di soldati Korat guidati dall’eroina Ya Mo (Thao Suranari, moglie del vice governatore di Nakhon Ratchasima) fu decisivo nella sconfitta dell’esercito laotiano a Thung Samrit nel 1826.

2. Periodo di sviluppo (Rama V – Rama VI). Questo periodo fu caratterizzato dalla diffusione del Muay Kard Chiek (pugilato a mani bendate). Il Muay Korat si è rivelato uno stile di boxe molto efficace: i suoi esponenti si sono distinti in numerose competizioni che hanno contrapposto uno stile all’altro in estenuanti combattimenti senza esclusione di colpi.

3. Periodo di Trasformazione (Rama VII – Rama VIII). In questo periodo molte cose cambiarono per i thai boxers: con l’introduzione dei guantoni e dei regolamenti della Boxe occidentale, ogni stile antico fu costretto ad adattarsi alle mutate condizioni. Tra questi, uno stile regionale che si è adattato perfettamente alla nuova situazione è stato senza dubbio il Muay Korat. Molte tecniche e strategie sviluppate nei periodi Iniziale e di Sviluppo furono facilmente convertite in moderne abilità di combattimento sul ring. Soprattutto i calci circolari e i pugni circolari del Muay Korat sono diventati un marchio di fabbrica di tutti i thai boxers grazie alla loro devastante efficacia in combattimento.

4. Periodo di Conservazione (Rama IX – ad oggi). Con la schiacciante popolarità della Muay Thai professionistica, gli antichi stili e abilità sono stati gradualmente abbandonati e quasi dimenticati. Il Muay Korat non ha fatto eccezione. Tuttavia, intorno alla fine degli anni ’50, un rinomato Maestro, Khru Bua Wat Im, contribuì notevolmente alla rinascita di questo stile. Il suo incessante lavoro ha portato ad un nuovo aumento di interesse per le antiche tecniche di combattimento di Nakhon Ratchasima che fortunatamente continua ancora oggi.

III. Principali caratteristiche tecniche.

La prima caratteristica del Muay Korat era rappresentata dal suo tipico bendaggio delle mani: in questo stile, corde di cotone grezzo fasciavano i pugni e le braccia dei combattenti fino ai gomiti. L’avvolgimento fungeva da protezione per gli avambracci contro i potenti calci circolari tipici di questo stile. I larghi pugni circolari (Wiang Kwai o “Abbattere il Bufalo”) erano temuti per la loro potenza devastante. Il complemento perfetto alla larga sventola sono i pugni diretti che nel Korat, contrariamente ad altri stili di Muay e alla moderna boxe occidentale, vengono eseguiti con il pugno tenuto verticalmente.

Un’altra tecnica caratteristica di questo stile è il Tae Wiang o calcio circolare che può sviluppare una forza eccezionale utilizzando, analogamente ai pugni, la rotazione completa dei fianchi per generare un impatto enorme sull’avversario, simile ad una porta che sbatte. Questo calcio è mirato principalmente al collo dell’avversario con risultati devastanti. Da qui il nome Tae Ko Hak (il calcio che rompe il collo).

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La posizione di guardia del Muay Korat (Lub Jot) è un’altra caratteristica tipica di questo stile. È stata progettata per mettere il combattente in una posizione ottimale per colpire con la massima potenza in qualsiasi momento con calci o pugni circolari. Il tallone della gamba posteriore è tenuto ben sollevato da terra, con il peso del corpo inclinato in avanti. Le spalle sono rilassate e non sollevate per consentire di eseguire gli attacchi Wiang Kwai con maggiore velocità.

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Essendo il Muay Korat un sistema di combattimento a lungo raggio, la difesa è costruita attorno al calcio diretto (calcio d’arresto): nella posizione di guardia i fianchi sono relativamente frontali per accelerare l’esecuzione dei Tiip Trong (calci diretti) anteriori o posteriori. Un calcio frontale all’addome ben piazzato è comunemente usato anche per impostare combinazioni di calci e pugni, come ad esempio: calcio diretto seguito da un calcio circolare al collo o calcio diretto seguito da un pugno circolare alla testa.

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Tutte queste manovre ricordano i movimenti aggraziati ma potenti di una tigre che insegue la sua preda. In effetti, i modelli di passi base si fondano sul Seua Yang o passo della tigre, un tipo di gioco di gambe potente e solido, molto popolare nell’antichità.
Ulteriori tecniche di Muay Korat qui: https://www.muaythai.it/muay-styles/muay-korat/?lang=it
Un ringraziamento speciale a Khru Chao Wathayotha un eccezionale Maestro di Muay Korat e una grande persona.

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