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I 3 attacchi fatali dell’IMBA Lert Rit.

La sicurezza dei Re Siamesi nell’era Ayuddhaya era garantita da gruppi selezionati di soldati con un solido passato di esperti di Muay. Quei forti combattenti erano comunemente chiamati Thanai Luak o Servitori d’Elite ed erano specificamente addestrati da soldati anziani appartenenti alla Guardia Reale. Il loro ruolo nella difesa del Re e del trono di Ayuddhaya era cruciale per la sicurezza dell’antico regno Siamese. Per svolgere il loro importante compito, i soldati Thanai Luak dovevano essere addestrati specificamente nel combattimento corpo a corpo: una regola rigida, infatti, vietava di portare qualsiasi arma all’interno del palazzo reale. Pertanto, una guardia reale doveva essere molto abile nel sottomettere e spesso eliminare un potenziale aggressore in un batter d’occhio. Ogni guardiano d’élite doveva essere esperto in particolari tecniche che, se applicate correttamente, garantivano una vittoria rapida e definitiva. I moderni praticanti di Muay Lert Rit considerano gli antichi soldati d’élite siamesi come i loro “antenati”: le strategie di difesa aggressive impiegate da quegli specialisti del combattimento ravvicinato sono ancora oggi uno splendido esempio di efficienza marziale. Tuttavia, i bisogni dei praticanti di oggi sono drasticamente diversi da quelli dei Thanai Luak di Ayuddhaya. Un artista marziale moderno potrebbe non essere interessato a proteggere un membro della famiglia reale; ciononostante, essere abili in poche tecniche a mani nude semplici ed estremamente efficaci è molto utile per i praticanti di Muay Thai di oggi come lo era nei tempi antichi. Il curriculum dell’IMBA Muay Lert Rit è molto ricco di principi e tecniche di combattimento: tra le tante strategie che un praticante di Lert Rit dovrebbe apprendere e praticare regolarmente, tre potenti tecniche per lo scontro corpo a corpo rappresentano un modo rapido per costruire un forte background combattivo in un tempo relativamente breve. Queste tre tecniche sono chiamate nell’antico gergo thailandese: Kamae Kham Sao, Tang Naka e Fad Son Kaen. Ognuna di queste tecniche applica uno dei principi energetici fondamentali su cui è costruita l’intera arte di combattimento dell’ IMBA Lert Rit. Ognuna di queste tecniche impiega un’arma del corpo naturalmente forte che può essere utilizzata per sferrare colpi potenti senza alcun rischio per la sicurezza del combattente (cioè ossa rotte, articolazioni slogate). Ognuna di queste tecniche è strutturata per essere applicata secondo gli antichi precetti del Muay, contro i punti vitali dell’avversario. Anche se questi tre attacchi fatali possono essere appresi e utilizzati da chiunque, è chiaro che un allenamento rigoroso secondo le linee guida generali per una pratica quotidiana del Muay Lert Rit aumenterà drasticamente l’efficacia delle tre tecniche. Trasformare il proprio corpo in un’arma è compito di ogni Nak Muay Lert Rit (praticante di Lert Rit) degno di questo nome: l’esecuzione di questi attacchi supportati da una solida struttura corporea e da un’esplosiva “energia da battaglia” li renderà estremamente pericolosi, anche se l’avversario è più grande e più pesante. Analizziamo in dettaglio i 3 attacchi fatali del Muay Lert Rit.

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1. Colpo con il tallone della mano al mento (immagine 1)
Spingi il palmo della tua mano verso l’alto lungo il petto dell’avversario per colpirlo sotto il mento dal basso. Questo è un colpo devastante, semplice e, se eseguito da una distanza molto ravvicinata, quasi impossibile per l’avversario da vedere o deviare. La dura base del palmo della mano viene utilizzata per questo colpo iniziale, mentre le dita verranno utilizzate per cavare gli occhi come tecnica combinata. Porta il peso del corpo in avanti, ruota le anche nel colpo aggiungendo potenza all’impatto del colpo. Questo colpo con il palmo montante spinge la testa dell’avversario all’indietro, provocando una lesione simile al colpo di frusta alla parte posteriore del collo. Se il colpo è particolarmente potente può anche slogare la mascella dell’avversario. A causa dello shock al midollo allungato (una lunga struttura simile a un gambo che costituisce la parte inferiore del tronco cerebrale) provocato dall’azione della testa che viene spinta violentemente all’indietro, questo colpo può rendere un avversario privo di sensi.

vertebre- cervicali

– Scheda tecnica del colpo con il tallone della mano al mento
Arma naturale utilizzata: il tallone della mano. Fletti il polso tirando il dorso della mano verso l’avambraccio: questo esporrà la base del palmo creando una superficie d’impatto estremamente solida e compatta.
Principio energetico applicato: il Vulcano. Energia esplosiva proiettata verso l’alto in direzione dell’avversario, come un vulcano che erutta.

3. Training 1. Iron post - Heel of the hand Blow

Punto vitale attaccato: il mento dell’avversario (immagine 2). Bersagli alternativi: base del naso, orbite oculari.
Condizionamento estremo (opzionale). L’attrezzo più indicato per il condizionamento estremo del tallone della mano è il Palo di Ferro (immagine 3).

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2. Colpo di ginocchio all’inguine (immagine 4)
Quando l’avversario riesce ad accorciare la distanza e ti costringe a combattere da una distanza molto breve (distanza di grappling), puoi slanciare il ginocchio con forza verso l’alto mirando a colpire l’inguine dell’avversario dal basso. Un colpo ai testicoli è estremamente doloroso e causa un’immediata perdita di forza. Le conseguenze comuni di un colpo penetrante ai testicoli sono difficoltà a respirare e una forte inclinazione al vomito. Altrimenti, dalla distanza media puoi spingere le anche in avanti con forza esplosiva e colpire con il ginocchio la vescica dell’avversario o l’arco pubico del bacino. In entrambi i casi il dolore e l’emorragia interna sono il risultato più comune. Inoltre, un forte colpo di ginocchio al bacino può persino danneggiare la sinfisi pubica (cartilagine) provocando una diastasi (separazione) delle due metà del bacino, praticamente paralizzando l’avversario (immagine 5).

5. PubicSymphysisDiastasisFracture

– Scheda tecnica del colpo di ginocchio all’inguine
Arma naturale utilizzata: parte frontale dell’articolazione del ginocchio. Flettendo la gamba sulla coscia la parte frontale dell’articolazione del ginocchio diventa una sorta di mazza che è in grado di impattare sul bersaglio con efficacia devastante.
Principio energetico applicato: Conficcare la Lancia. La spinta delle anche in avanti è paragonabile ad un affondo con una lancia appuntita che penetra il bersaglio in profondità.

6. Training 2. Heavy Bag- Groin knee strike

Punto vitale attaccato: l’inguine dell’avversario. Bersagli possibili: testicoli, vescica, sinfisi pubica.
Condizionamento estremo (opzionale). L’attrezzo più indicato per il condizionamento estremo del ginocchio è il Sacco Pesante (immagine 6).

7. lert-rit-chronicles-3

3. Colpo di avambraccio al lato del collo (immagine 7)
Il lato del collo comprende (tra l’altro) l’arteria carotidea, la vena giugulare e il nervo vago: tutti questi sono ottimi bersagli pratici per l’autodifesa. In particolare, il nervo vago è la scelta migliore per i colpi diagonali verso il basso portati con l’osso ulnare (osso esterno dell’avambraccio) o col taglio esterno della mano. Colpi precisi nell’area del seno carotideo sul lato del collo possono causare la contrazione dei muscoli del collo e interrompere il flusso di sangue al cervello. Uno svenimento vagale (improvvisa perdita di coscienza come conseguenza di un calo della pressione sanguigna) è un risultato comune di questo tipo di attacchi. Il seno carotideo, infatti, è un punto barocettore, cioè un regolatore della pressione sanguigna, che, attraverso il nervo vago, controlla il battito cardiaco. Il riflesso del colpo al seno carotideo è una reazione che rallenta immediatamente il battito cardiaco, in seguito al percepito aumento della pressione sull’arteria carotidea. La conseguenza è una perdita di coscienza con possibili convulsioni e in casi estremamente gravi anche la morte.

8.nervo- vago

– Scheda tecnica del colpo di avambraccio al lato del collo
Arma naturale utilizzata: lato ulnare dell’avambraccio. In alternativa, taglio esterno della mano aperta o del pugno chiuso o punta del gomito.
Principio energetico applicato: il Martello da Demolizione. Si abbatte l’avambraccio in diagonale verso il basso, come se si colpisse con un grosso martello.
Punto vitale attaccato: lato del collo. Bersagli possibili: il nervo vago, l’arteria carotidea, la vena giugulare (immagine 8).
Metodo di condizionamento estremo (opzionale): l’attrezzo più indicato per il condizionamento estremo dell’ulna è il Palo di Ferro(immagine 9).

9. Training 3. Iron post - forearm strike